Chi siamo
Impresa di costruttori, a gestione famigliare, specializzata nell'esecuzione di interventi di ristrutturazione di interni e facciate esterne, restauro architettonico e consolidamento di edifici e monumenti storici. Nel campo dell'archeologia eseguiamo scavi stratigrafici scientifici e valutazioni preventive ai sensi del D.Lgs. 163/2006 artt. 95-96 e successive modifiche, oltre a ad assistenza e monitoraggio archeologico agli scavi eseguiti da altre imprese, anche in emergenza.
Costruttori dal 1858
La nostra storia ha inizio a metà Ottocento quando Serafino Bona, originario di Zumaglia, un paesino delle Prealpi biellesi, “scende in pianura” con il fratello Luigi e i nipoti e a Vercelli costituisce la Bona Serafino Fratelli e Nipoti Capimastri Impresari. Nel 1852 i Bona figurano tra i fondatori della Società di Mutuo Soccorso ed Istruzione dei Lavoratori di Vercelli e in seguito danno vita insieme ad altri imprenditori alla Cassa Consorziale Infortuni Vercellese, a tutela della sicurezza dei lavoratori. Durante la guerra del Risorgimento del 1859 l’Impresa Bona contribuisce a “fermare il passo all’avanzata del nemico austriaco”, tagliando argini e strade per il completo allagamento delle campagne vercellesi. Nasce in questo periodo la collaborazione con l'Associazione di Irrigazione Ovest Sesia, l'impresa realizza molte opere idrauliche legate alle canalizzazioni del territorio, tra cui ponti, ponti-canale, edifici idraulici e diramazioni, chiuse e sifoni.
Con la partecipazione alle Esposizioni Universali e Nazionali per l'attività di fabbricazione di bottoni di corno, la famiglia Bona ottiene importanti riconoscimenti: medaglia d'argento all'Esposizione Italiana di Torino nel 1884, medaglia d'oro all'Expo Universale di Anversa nel 1885, medaglia d'oro e due medaglie d'argento l'anno successivo in occasione delle esposizioni di Liverpool, Buenos Aires e Parigi. La seconda metà dell'Ottocento è un periodo di grande attività per l'impresa, impegnata nella costruzione di edifici e monumenti a Vercelli, tra cui il Tempio Israelitico (1874-78) progettato dall'arch. Locarni, il monumento a Vittorio Emanuele II (1877), Casa Barberis su Viale Garibaldi, la sistemazione di piazza Palazzo Vecchio, l'adattamento della ex Chiesa di San Marco a mercato pubblico coperto. L'attività in campo edilizio prosegue con l'inizio del Novecento e la direzione dell'impresa viene assunta da Giovanni Bona, geometra, che realizza a Vercelli e nel Vercellese importanti edifici Liberty, ancora oggi esistenti e in ottimo stato di conservazione.
Anche a Vercelli arriva il "biennio rosso" e gli scioperi di agrari e operai rallentano i lavori di manutenzione dei canali demaniali e del Canale Cavour, che impegnavano nel limitato periodo della asciutta stagionale più di duecento persone. Con l'avvento del fascismo la decorazione architettonica del primo Novecento lascia il posto al razionalismo del Ventennio. Oltre alla costruzione di numerosi fabbricati e importanti palazzi vercellesi, l'impresa Bona partecipa alla costruzione di un tratto dell’autostrada Torino-Milano. Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale l'impresa deve modificare la tipologia delle proprie costruzioni: ricostruisce ponti, ferrovie e strade bombardate; in città realizza trentadue rifugi antiaerei pubblici, nuovi capannoni della caserma Scalise per l'arrivo dei soldati e nell'aprile 1945 rampe e scivoli per consentire ai carri armati in ritirata di attraversare la diga di Palestro.
La ricostruzione post-bellica e gli ampliamenti urbanistici portano ad una progressiva riduzione della qualità generale del costruito: arrivano nuovi imprenditori più interessati all'utile di impresa che alla realizzazione di un buon prodotto. Bona non partecipa al “boom” dell’edilizia abitativa e inizia ad eseguire manutenzioni ordinarie e straordinarie nelle grandi fabbriche vercellesi, tra cui Montecatini, Manifatture Rondo, Pettinatura Lane, Prodotti Chimici e Magazzini Generali. Negli anni '70 prendono in mano la direzione dell'azienda due giovani architetti, marito e moglie. L'attività si specializza nella progettazione di interventi di restauro architettonico, nel recupero funzionale di unità abitative e di interi edifici d'epoca e nel restauro e consolidamento statico di chiese, campanili e castelli. L'impresa si appresta al sesto passaggio generazionale: il "giovane" architetto, ormai anziano, sta lasciando il testimone alla figlia Elena, imprenditrice innamorata di questo settore.
